venerdì 3 marzo 2017

Sulla Poesia






Sulla Poesia - da "Casanova"
Anne Kussell, 1976

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Le parole d'amore - vesti di seta nel fuoco, a tarda notte. Se
c'era la luna, ti mutava in un poeta lupo, giovane viola

alla mia sosta lieve… E io restavo lì, nel buio
tremante, anche io trasformata, ora falena, ora un magico
Orecchio, assordato dal muro che crollava nella quiete del
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campo aperto, di là dai vetri spezzati. E con la sete

anche il buio si asciugava, diventava un verso di Montale,
gittava intorno le sue torri disarmi, roventi; stile al caotico
battito insonne. La stanza si riempiva di limoni; l'aria, i cristalli
sospesi, cullati dal vento spalancato alla finestra.
Dà sempre su Marzo la tua finestra, questo
Marzo di nubi con scorze di mele, mai colte - sfoglie
di inverni intagliati fra valichi di ilari vaevieni di genti, di nubi.
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Non c'era segreta che potesse liberarti. Non c'era
chiglia che ti impedisse il passaggio. Anche
la miseria, anche la bellezza miserabile, avevano i loro battelli.
Non era forse né amore né... ma il mattinale
mutava il sangue - in sangue, amore mio - quello che
riarde con la luna, lenta di una sillaba che ti porge il
suo ascolto e da lontano chiama ombre future, le chiama
per nome. Le chiama Figli e, a volte, perchè non ha capito, le 

chiama Poesia.

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